“Ognuno secondo le sue capacità; a ognuno secondo i suoi bisogni”
(Karl Marx)
La verità dei lavoratori
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Il governo Renzi è solo la maschera giovane
della vecchia politica confindustriale.
Di “nuovo” c'è l'ambizione smisurata di chi
lo guida: un sindaco rampante che ha scalato prima il partito e poi il governo,
per mettersi al servizio del padronato contro i lavoratori. L'unico “sogno” di
Renzi è porsi al comando di una Terza Repubblica che concentri nelle sue mani
un maggiore potere; e che al tempo stesso garantisca stabilità, efficienza,
rapidità d' esecuzione alle politiche di rapina dei capitalisti.
Il programma annunciato alle Camere parla
chiaro. Ai padroni si promettono in varie forme 100 miliardi, tra cuneo
fiscale, fondi di garanzia, pagamento debiti, cui si aggiungono 12 miliardi di
nuove privatizzazioni e un'ulteriore riduzione di regole e controlli. Una vera
manna dal cielo! Persino Confindustria non crede ai suoi occhi, e per questo
chiede a Renzi di passare subito ai fatti. Ma il conto chi lo paga?
Lo paga il lavoro, attraverso l'annunciata
liberalizzazione dei licenziamenti per i nuovi assunti. Lo pagano servizi e
prestazioni sociali, sotto la scure annunciata di un taglio di 32 miliardi di
spesa pubblica (spending review) e della mannaia del “fiscal compact” dal 2015
(50 miliardi di tagli all'anno per...20 anni). Eventuali concessioni sull'Irpef
servono solo a mascherare la rapina. Mentre la sbandierata “centralità della
scuola” esordisce con una ministra montiana all'Istruzione che vuole tagliare
gli scatti d'anzianità a lavoratori privi di contratto dal 2006.
Lavoratori e lavoratrici, occhio alla truffa!
La recita di Renzi come “uomo del popolo” “estraneo al Palazzo” è solo la
finzione di un prestigiatore che vuole farvi digerire nuovi pesanti sacrifici
sociali e ottenere per di più il vostro voto.
L'alternativa non è il comico milionario
Beppe Grillo, il concorrente di Renzi sul terreno della truffa, che grida come
lui “contro i politici” ma sostiene i padroni Electrolux contro gli operai; che
straparla di democrazia ma vuole una Repubblica plebiscitaria web sotto il
comando suo e di Casaleggio.
L'alternativa la possono costruire solo i
lavoratori: unendo le proprie forze attorno a un proprio programma generale di
lotta, frontalmente contrapposto al governo Renzi e al dise-gno reazionario
della Terza Repubblica; che punti a spazzare via le classi dominanti, i loro
politici, i loro saltimbanchi di contorno, per imporre un governo dei
lavoratori e una Repubblica dei lavoratori, basata sulla loro organizzazione e
la loro forza.
Non vi sono altre
vie. Alla CGIL diciamo che non si può collaborare con un governo anti-operaio
guidato da un guitto. Alle sinistre di Vendola e Landini che fino a ieri hanno
corteggiato Renzi, per esserne scaricate o umiliate, diciamo una cosa sola: la
vostra politica non solo è fallita ma ha combinato disastri.
Il PCL, l'unico
partito che non ha mai tradito la classe lavoratrice, si batte e si batterà
sino in fondo, in ogni lotta, per questa alternativa rivoluzionaria. L'unica
possibile soluzione.
Questo bollettino è stato scritto e stampato
da altri ferrovieri come te: non gettarlo via una volta letto. Lascialo dove
lo hai trovato oppure dove qualche altro compagno di lavoro possa leggerlo.
E' uno dei pochi esempi di voce libera e autofinanziata nel mondo del lavoro.
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Echi dai posti di lavoro…
14
marzo 2014: SCIOPERO!
Aumento dell’età
pensionabile fino alla assurda età di 67 anni causata dalla Legge Fornero;
semplificazioni di norme e regolamenti su ordini di ANSF da parte di Trenitalia
ed RFI tese a favorire meccanismi utili all’abbattimento dei costi di gestione
del personale che hanno l’unico scopo di abbattere il costo del lavoro per le
future imprese private che verranno, a discapito della sicurezza; la mancata
riassunzione dei ferrovieri, licenziati per aver denunciato le carenze in
termini di sicurezza da parte di FSI; il mancato riconoscimento delle spettanze
contrattuali ai propri dipendenti (ticket, condotta, refezione) per presentare
bilanci economici positivi che rendano appetibili i BOND che la società sta emettendo
da mesi; il non intervento del Ministero dell’Economia (unico azionista di FSI
spa) sull’emissione di BOND che sono il preludio alla messa sul mercato di
pezzi pregiati del Gruppo FSI; la omicida gestione del personale col sistema
IVU, che sta stravolgendo la vita di macchinisti e capitreno.
Sono queste le
ragioni che hanno spinto i sindacati di base USB, OrSA, CAT ed il Coordinamento
RSU/RLS a dichiarare la prima azione di sciopero di 8 ore per il giorno 14
marzo. E’ vero che lo sciopero, a causa della antidemocratica legge 146/90, è
stato spogliato di buona parte della sua efficacia, ma è ancora un’arma
importante che i lavoratori devono usare per rivendicare i loro diritti,
costantemente calpestati e violati da parte di Governi e padroni. Sono solo 8h,
ma è l’inizio di una vertenza che porterà sicuramente ad una seconda
proclamazione di 24h e che dovrà proseguire fino a quando il Governo, ANSF, FSI
non retrocederanno dalle loro posizioni.
Ma da solo lo
sciopero non basta! E’ giunto il momento di iniziare un'azione di contrasto
giornaliera e costante; un’azione di non collaborazione che faccia capire a chi
comanda che se i lavoratori prendono coscienza della loro forza, si uniscono e
si organizzano, non può esserci legge antisciopero che tenga (vedi
autoferrotranvieri); non possono esserci sanzioni o minacce che tengano.
Coordinamento RSU/RLS: SCIOPERO!
Il 13 febbraio
scorso si è svolta a Firenze l’Assemblea Nazionale Capitreno indetta dal
Coordinamento RSU/RLS. L’assemblea ha affrontato una tematica importantissima:
la de-professionalizzazione della figura del CT attraverso l’emanazione da
parte di Trenitalia (su direttiva ANSF ed RFI) delle DEIF 41.2 e 42.2.
L’assemblea si è conclusa con la decisione di attivare le procedure di
raffreddamento.
Il 15 febbraio si è
svolto a Bologna un incontro tra ferrovieri sul tema della sicurezza. E’ un
dato di fatto che da quando è iniziato il processo di privatizzazione delle FS,
sono aumentati esponenzialmente gli infortuni mortali e non, soprattutto tra i lavoratori
che operano in mezzo ai binari come manutentori, manovratori ecc… Ma anche tra
macchinisti e capitreno non si scherza; i deragliamenti, gli incidenti frontali
con altri treni o con veicoli fermi tra i PL, le cadute dai locomotori o nei
fasci vetture e depositi, sono aumentati notevolmente. Occorre quindi
sollecitare tutti quei sindacati, associazioni, etc. che dichiarano sensibilità
su questa materia ad essere parti attive in iniziative come quella di Firenze e
Bologna comunicando ai delegati sindacali ed ai RLS tutte le situazioni di
potenziale rischio.
Il 3 marzo si è
svolta a Firenze un'assemblea congiunta tra i promotori delle due assemblee
precedenti. L’assemblea ha ripreso i temi già affrontati in entrambe e ha
deciso di proclamare la prima azione di sciopero di 8 ore insieme a OrSA, USB e
CAT per il 14 marzo.
Risulta
fondamentale la partecipazione a questo sciopero, ma risulta ancor più
importante la partecipazione attiva di ogni singolo lavoratore alle assemblee
ed ai coordinamenti autoconvocati dai lavoratori, per favorire
l’autorganizzazione democratica e la possibile creazione di comitati di lotta,
comitati di sciopero, consigli in grado di costituire un potere alternativo
alle burocrazie sindacali nelle fasi di inasprimento della lotta.
Se
vuoi collaborare a questo bollettino scrivici ai seguenti riferimenti:
(Facebook)
Pcl Napoli.
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Partito Comunista dei Lavoratori - Napoli
Sezione "Rosa Luxemburg"