L’accordo per gli
ex-LSU va respinto al mittente!
Riprendere le
occupazioni, riprendere la lotta!
L’accordo siglato il
28 marzo fra governo e burocrazie sindacali CGIL, CISL e UIL rappresenta un
ulteriore attacco alle condizioni della classe lavoratrice, vanificando il pur
minimo risultato ottenuto con la proroga di un mese dei licenziamenti e del
taglio del 50% del salario in attesa però di una soluzione definitiva.
L’intesa è in
perfetta sintonia con la politica del governo Renzi che mediante l’imminente
“Jobs Act” si appresta a far piazza pulita di ogni minima tutela sottoponendo i
lavoratori ad un regime ricattatorio permanente. La “flessibilità” è il totem
usato per rendere la forza lavoro stabilmente precaria!
L’accordo per gli
appalti di pulizia nelle scuole, nemmeno sottoposto all’approvazione dei
lavoratori, individua ben 700 lavoratori in esubero per i quali si prospettano procedure
di licenziamento collettivo finalizzate esclusivamente all’accompagnamento a
pensione per il personale in possesso dei requisiti. Queste sarebbero le
“prospettive occupazionali”? Come saranno “accompagnati” alla pensione questi
lavoratori? Verranno indennizzati? Da chi e come? L’accordo non lo dice, ma su
un punto è chiaro: saranno licenziati collettivamente!
Inoltre l’accordo
prevede l’uso della cassa integrazione in deroga e, forse, a rotazione (la
copertura della cig è però garantita solo dal 1 aprile al 30 giugno, e poi?).
Si prospetta tra l’altro un’intensificazione dello sfruttamento mediante un
accumulo di ulteriori attività da espletare in aggiunta a quelle attuali. I
lavoratori addetti alle pulizie saranno utilizzati anche come muratori,
imbianchini, falegnami, facchini, elettricisti, carpentieri, giardinieri, ecc.
Come sempre in questi casi, i soli a guadagnarci saranno coloro che gestiranno
i corsi di formazione previsti, dirigenti sindacali compresi, visto che
l’accordo parla del loro fattivo concorso alla definizione dei contenuti e
delle modalità dei corsi stessi.
Ai lavoratori non
resta che una strada: riprendere la lotta con cui in febbraio avevano
dato prova della loro combattività e determinazione occupando per diversi
giorni e notti gli istituti scolastici di Napoli e provincia.
Basta delegare ai
sindacati la rappresentanza in trattative farsa, capaci soltanto di peggiorare
le condizioni di lavoro! I lavoratori devono recuperare la fiducia nella
propria forza, fiducia inevitabilmente compromessa da decenni di tradimenti
delle burocrazie sindacali e della sinistra riformista.
Come Partito
Comunista dei Lavoratori non solo esprimiamo la nostra piena e incondizionata
solidarietà i lavoratori LSU ma sosteniamo vivamente forme di lotta radicali e
rivendichiamo:
-
La
cancellazione immediata dell’accordo del 28 marzo!
-
La
ripartizione, fra tutti gli LSU delle scuole coinvolte, del lavoro esistente,
quindi con una riduzione progressiva dell’orario di lavoro, ma a parità di
salario!
Partito Comunista dei Lavoratori-
Sez. Rosa Luxemburg Napoli
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Partito Comunista dei Lavoratori - Napoli
Sezione "Rosa Luxemburg"