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Il 5 x 1000 all'Archivio storico della nuova sinistra "Marco Pezzi" ed alla rivista "Zapruder-Storie in movimento, rivista di storia della conflittualità sociale
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E' possibile sostenere l'Archivio storico della nuova sinistra "Marco Pezzi" e la rivista "Zapruder-Storie in movimento, rivista di storia della conflittualità sociale, indicando sul modulo per la scelta del 5 x 1000, nella casella "associazioni del volontariato", il seguente codice fiscale:
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Cos'è l’Archivio storico della nuova sinistra “Marco Pezzi”
L'Archivio Storico della Nuova Sinistra "Marco Pezzi" di Bologna raccoglie materiali (giornali, riviste, manifesti, documenti, volantini) prodotti dalle organizzazioni della nuova sinistra e dai movimenti a partire dalla fine degli anni '60 e nel corso degli anni '70 fino ad oggi. Scopo dell’ Archivio è evitare che vada perduta la memoria storica della sinistra antagonista nata dal ’68, negli anni in cui sono avvenuti i cambiamenti più grandi, ed in parte anche irreversibili, nella società italiana del dopoguerra: dall'antiautoritarismo che ha portato alla nascita di una nuova psichiatria e di una nuova medicina, al sorgere dell'ecologismo e del terzomondismo, all'antimilitarismo che ha portato al riconoscimento dell'obiezione di coscienza, al divorzio e all'aborto, al cambiamento del ruolo sociale delle donne. C’é il rischio concreto e reale che tali materiali vadano dispersi, in quanto non ci sono strutture come gli Istituti Gramsci o gli Istituti della Resistenza che raccolgono i materiali della nuova sinistra e dei movimenti prodotti negli anni '70, così come sono raccolti i materiali prodotti dal Pci e dalla Resistenza.
L'Archivio è stato ed è a disposizione di studenti, docenti, ricercatori e studiosi e di tutti coloro che sono interessati a consultarne i materiali.
Siamo anche ovviamente disponibili per chi voglia donarci materiali.
Altre informazioni sulle nostre attività e sulle nostre pubblicazioni (libri e riviste) si possono trovare nel nostro sito internet
http://www.comune.bologna.it/
Cosa sono “Zapruder – storie in movimento”, rivista di storia della conflittualità sociale ed il Progetto "Storie in movimento"
Dal 2003 esiste una rivista di storia che si chiama “Zapruder - storie in movimento”, che si occupa di storia della conflittualità sociale. Abraham Zapruder è il nome del cineamatore che riprese l'assassinio di John Kennedy e il cui filmato mise in discussione per primo la versione ufficiale. Così la rivista “Zapruder - storie in movimento” vorrebbe mettere in discussione le “versioni ufficiali” della vulgata storiografica.
E' una rivista un po' particolare. Non è proprietà di un'importante casa editrice né di un'università, anche se vi collaborano molti ricercatori e docenti universitari. E' “costruita” collettivamente da una rete di decine di persone sparse in tutta Italia ed anche all’estero, accademici e non accademici, insegnanti, studiosi, studenti, ricercatori e persone semplicemente interessate alla "storia".
Tutte queste persone sono unite dall’idea che sia necessario difendersi dagli attacchi di un revisionismo sempre più becero che ogni giorno, sulle pagine dei giornali o nei volumi di famosi vip del circo mediatico, riscrive a suo modo la storia del nostro paese, e non solo. “Zapruder - storie in movimento” è anche una rivista che vuole studiare e reinterpretare criticamente la storia dei movimenti e del conflitto sociale, dei loro protagonisti collettivi e individuali, con spirito “laico” , confrontandosi con i tanti luoghi comuni e cercando di comprenderne miti e mitologie.
Lo “spirito” che caratterizza “Zapruder - storie in movimento” è il seguente: i contenuti, le scelte editoriali, i temi da affrontare, i modi di lavorare, la gestione redazionale, e quant'altro riguarda la rivista, sono tutte questioni la cui soluzione viene decisa collettivamente.
Lo stile è quello del confronto, del lavoro collettivo, della ricerca non sottomessa a nessun potentato. Gli argomenti di ogni numero monografico vengono scelti collettivamente in un’assemblea annuale. In questa occasione viene anche eletta la redazione. “Zapruder - storie in movimento" organizza anche una “Università estiva” (il Simposio di storia della conflittualità sociale) dove, per quattro giorni, decine di giovani e anziani, studiosi famosi e persone curiose, si trovano assieme per riflettere su temi di storia, in modo non gerarchico o accademico. Sul sitowww.storieinmovimento.org
Dall’appello sono nati il progetto “Storie in movimento” e la rivista quadrimestrale “Zapruder – storie in movimento”. Abbiamo realizzato, in numerose città, presentazioni della rivista, dibattiti e seminari. Abbiamo realizzato un sito internet che abbiamo man mano sempre più cercato di arricchire di contenuti. Abbiamo realizzato alcune newsletter. Abbiamo realizzato, ogni estate a partire dal 2005, il “SIMposio di storia della
conflittualità sociale”: tre giorni di dibattiti su temi legati alla storia della conflittualità sociale, che hanno visto ogni anno la partecipazione di decine di persone.
Insomma, il progetto “Storie in movimento” ha raccolto l’entusiasmo e la voglia di fare, di studiare e di discutere di decine di persone, per lo più giovani storici.
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