Parole purtroppo
profetiche quelle del volantino diffuso dal nostro partito in occasione della
lotta del maggio scorso.
Allora ci
vollero due giorni di sciopero con picchetti per respingere l'attacco della
Dema che minacciava 41 licenziamenti e non pagava regolarmente i salari.
Oggi l'azienda
torna all'attacco con l'annuncio di voler licenziare 61 lavoratori di Somma e
di Pomigliano senza se e senza ma. "Non mi interessano le leggi, io vado
avanti e decido come licenziare nell'interesse dell'azienda". Queste le
parole arroganti del rappresentante della Dema. A pagare ancora una volta le
scelte miopi dell'azienda, che da sempre antepone la difesa dei profitti ai
bisogni dei lavoratori, sono gli operai, a partire da quelli pagati di meno (IV
e V livelli) ed i precari assunti a tempo determinato.
La Dema non è
una "piccola boita" che rischia la chiusura, ma un'azienda che lavora
per l'Alenia (gruppo Finmeccanica),e che
vuole garantire i suoi profitti tagliando posti di lavoro e, quindi, i salari.
Si tratta di un
attacco che si inscrive pienamente in quello più generale del padronato che
vuol far pagare la crisi ai lavoratori, in pieno stile "Marchionne",
eliminando ogni regola contrattuale, mettendo gli operai gli uni contro gli
altri, quelli "stabili" contro quelli precari.
Bisogna
rispondere uniti con una lotta durissima e determinata
NO AI
LICENZIAMENTI SENZA SE E SENZA MA!
Nessun commento:
Posta un commento
Partito Comunista dei Lavoratori - Napoli
Sezione "Rosa Luxemburg"