A pochi mesi di distanza il padrone DEMA ritorna all’attacco con l’annuncio di 100 licenziamenti.
Avevamo già previsto la chiara strategia dell’azienda nei volantinaggi diffusi dal nostro partito nel Maggio 2013: applicare il piano Marchionne anche all’indotto Alenia. In sostanza: fine della contrattazione nazionale, salari ribassati, precarizzazione del lavoro. Questo è il piano industriale del padronato al di là delle specificità dell’azienda.
L’attacco è chiaro ed è lo stesso in molte fabbriche d’Italia: Fiat, Indesit, Electrolux, Ansaldo, ecc.
L’obiettivo è aumentare i profitti dell’azienda a scapito dei salari dei lavoratori dividendoli, ricattandoli in modo da non trovare resistenze. Pur di non pagare di tasca propria i debiti contratti dalla DEMA con le banche, in coerenza con le strategie padronali, l’azienda tenta di scaricarli sui lavoratori. Il padrone, però, fa male i suoi conti. Sulla pelle dei lavoratori non si fanno profitti! I dirigenti attuali si sono dimostrati irrimediabilmente degli incapaci, ma siano essi “bravi” o meno, l’obiettivo dei lavoratori è quello di unirsi a quelli di Alenia in Finmeccanica, in modo da avere maggiore forza contrattuale e non doversi ritrovare poi, in futuro, sotto il ricatto di un nuovo padrone. Tutti i lavoratori del gruppo DEMA, non solo a Somma o a Pomigliano, devono lottare uniti contro l’attacco ricevuto.
E’ positivo che i lavoratori abbiano costituito un Comitato di Sciopero (Collettivo dei lavoratori), per gestire direttamente la lotta e la trattativa col padrone, nella migliore tradizione di lotta del movimento operaio.
Possiamo e dobbiamo vincere, come avvenuto a Genova per i Tranvieri, che hanno bloccato per giorni la città scongiurando i licenziamenti, e come sta avvenendo alla Electrolux, dove l’occupazione delle fabbriche ha bloccato lo spostamento della produzione.
Serve andare in RAI, dalle istituzioni, da Santoro? Altri operai di fabbriche in crisi, negli ultimi anni, hanno ricercato visibilità mediatica, pensando di poter risolvere il problema bypassando la lotta. Risultato? Hanno perso, perché non hanno avuto fiducia nelle proprie forze a causa delle illusioni seminate dalle burocrazie sindacali.
LO SCIOPERO E’ L’UNICO STRUMENTO UTILE PER VINCERE!
LA BATTAGLIA SARA’ VINTA SE I LAVORATORI UNITI LOTTERANNO DETERMINATI FINO A:
- Immediato ritiro di tutti i licenziamenti. Nessun posto di lavoro vada perduto
- Passaggio della DEMA S.p.A. in Finmeccanica
LA FABBRICA NON E’ DEI PADRONI, MA DEI LAVORATORI! NON SONO LORO AD AVER BISOGNO DEI PADRONI, MA AL CONTRARIO SONO I PADRONI A NECESSITARE DEGLI OPERAI!
L’UNICO LICENZIAMENTO CHE ACCETTEREMO E’ QUELLO DEI DIRIGENTI DEMA!
Pcl-Napoli Sez. Rosa Luxemburg
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