domenica 1 settembre 2013

L'ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA, NE' IN GRECIA NE' IN ITALIA


L'ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA, NE' IN GRECIA NE' IN ITALIA






Martedì 3 settembre un tribunale greco porterà in giudizio, ad Atene, Savas Matsas, dirigente dell’ EEK (Partito Operaio Rivoluzionario) . Questo compagno è accusato, per un suo articolo sul giornale dell’EEK “Nuova Prospettiva”, pubblicato nel 2009, di “diffamazione”. È anche accusato di “istigazione alla violenza e alla discordia” ed “alterazione dell’ordine pubblico”

A denunciarlo è stato “Alba dorata”, una organizzazione nazista oramai tristemente conosciuta in tutta Europa, che organizza direttamente ronde nei quartieri e attacchi xenofobi contro i migranti.

I fascisti cercano di presentarsi come innocenti e pacifici cittadini, usando lo Stato borghese e le sue istituzioni per organizzare una offensiva politica contro l’opposizione operaia e democratica. Con questo pretendono di tappare la bocca alla stampa di sinistra. Insieme a Savas Matsas, lo stesso giorno sarà giudicato anche l’ex rettore dell’università di Atene Costantino Moutzouris, accusato di aver permesso il funzionamento del sito web alternativo Indymedia-Atene.Anche in Italia le aule dei tribunali sono piene di processi contro gli antifascisti, basti pensare solo alla città di Firenze dove ci sono decine di compagni sotto processo. I fascisti invece continuano a godere di impunità giudiziaria e appoggio istituzionale e proliferano organizzazioni apertamente neofasciste come Casapound e Forza Nuova.

Non è un caso che in un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo la borghesia ricorra alla feccia fascista per intimorire la resistenza dei lavoratori, da sempre i fascisti sono stati il cane da guardia del grande capitale. 

Noi pensiamo che in Grecia come in Italia l'antifascismo non si processi, non saranno certo i tribunali della borghesia a fermare le lotte dei giovani, dei lavoratori, dei migranti, che in tutta Europa si stanno ribellando all'avanzare della crisi capitalista. Per questo motivo come Partito Comunista dei Lavoratori facciamo nostra la parola d’ordine del compagno Savas Matsas: “DISTRUGGERE IL FASCISMO IN OGNI LUOGO"





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