giovedì 2 maggio 2013

[1 Maggio] : La festa di “CGIL-CISL-UIL” è una festa contro il lavoro e contro i lavoratori


[1 Maggio] : La festa di “CGIL-CISL-UIL” è una festa contro il lavoro e contro i lavoratori

Il 1 Maggio che si è svolto a Bagnoli ha visto un momento di lotta contro i sindacati confederali “CGIL-CISL-UIL” che volevano speculare sulle macerie di Città della Scienza. Burocrazie sindacali che rappresentano solo ed esclusivamente il mondo delle grandi imprese e delle grandi banche che addirittura invitano platealmente sui loro palchi.

La giornata è iniziata con un corteo composto da lavoratori, precari, disoccupati e studenti che ha attraversato il quartiere di Bagnoli, denunciando la responsabilità del massacro sociale  portato avanti da istituzioni  politiche e sindacali di ogni colore. Infatti questi ultimi continuano a coprire i vari governi (ieri Monti oggi Napolitano\Letta\Alfano) ed i vari partiti di centrodestra e centrosinistra che si sono impegnati nell’attacco contro il mondo del lavoro. Il bilancio di queste misure vanno dalla perdita della contrattazione nazionale a scapito di accordi aziendali capestro, alla perdita di diritti fondamentali come l’art.18 ed il diritto di sciopero, alla caduta del potere d’acquisto mediante l’aumento delle  tasse, fino  all'incremento delle aberranti leggi di precarizzazione, confermandoci come non ci fosse nulla da festeggiare. 

In questo assurdo scenario, questi vili sindacati volevano festeggiare, magari proprio con le loro vittime, il loro ruolo di custodi dell’ordine sociale, il loro ruolo di pompieri di ogni malcontento sociale ed infine il loro ruolo di garanti dei profitti dei loro servitori. Quel palco rappresentava tutto ciò.  Abbiamo chiesto di salirci  proprio per denunciarne la volgare sceneggiata che rappresentava, ma il servizio d'ordine ci hanno risposto duramente che eravamo violenti, provocatori, insomma che non avevamo diritti per stare li (come i milioni di lavoratori da loro sfruttati). Tutto ciò  dimostra: 1) la totale assenza di democrazia da parte di queste organizzazioni burocratiche che non esigono confronti con rappresentanti del mondo operaio e studentesco; 2) che la vera violenza sta dalla parte di chi serve gli interessi dei padroni che quotidianamente attaccano la classe lavoratrice a suon di ricatti, accordi capestro, cassa integrazione e disoccupazione; 3) la necessità della lotta reale contro questi signori che hanno sbeffeggiato un contesto sociale ed ambientale inquinato ed ucciso dal capitalismo.

Un chiaro messaggio è stato dato ai burocrati sindacali ed al sistema dei partiti dello Stato borghese: gli sfruttati e gli oppressi di questo paese non sono più disposti a subire passivamente le scellerate scelte fatte dai sindacati gialli in combutta col padronato. Nessuna zona franca sarà risparmiata a "CGIL-CISL-UIL".

Per tutte queste ragioni, il Partito Comunista dei Lavoratori, presente in tutti i momenti della giornata, si batte per la costruzione di un fronte unico di lotta rivoluzionario che sappia unire tutte le vertenze in un’unica lotta contro il capitale e contro i suoi rappresentanti politici e sindacali.

Questo 1 maggio è stato non un punto di arrivo, ma di partenza verso la costruzione dello sciopero generale contro la Confindustria e le grandi banche. Uniti ed organizzati si vince!


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