Il giornale “La Repubblica” è la voce più asservita alle
banche e ai ricchi industriali tra tutti gli organi di stampa. Ha avallato tutte
le bugie di Matteo Renzi in campagna elettorale, ha organizzato campagne di
criminalizzazione mediatica nei confronti dei movimenti di lotta, mentre
appoggiava in modo spudorato i gruppi neonazisti ucraini, ha sostenuto gli
interessi di chi ha condannato per decenni le nostre terre a miseria e malattia
ed ora pretende di fare la sua passerella nella nostra città, al fianco di
Matteo Renzi.
CHI E’ RENZI? Un
burattino che dietro il volto giovane del ‘cambiamento’ nasconde interessi
economici collusi con l’alta finanza fiorentina ed israeliana e i padroni multimiliardari
di Luxottica. Insomma, un fantoccio nelle mani di Confindustria.
IL ‘JOB ACT’ E LA
TRUFFA DEGLI 80€ - Per garantirsi il successo elettorale, Renzi offre 80 euro
ai lavoratori, ma nello stesso tempo, grazie al silenzio complice della stampa
(La Repubblica in primis), taglia sanità e servizi pubblici e fa ricadere sulle
spalle della povera gente il prezzo del suo massacro sociale ed economico. Con
il ‘Job Act’ promette sviluppo e occupazione per i giovani, ma dietro lo sterile
inglesismo si rivela quella che è una vera e propria macelleria del lavoro:
altro che “occupazione”, Renzi ha destinato le nuove generazioni a povertà e
precarietà, come dimostra il 61% di disoccupazione giovanile al Sud Italia,
dato costantemente in crescita che non accenna a diminuire.
OPPOSITORI O COMPLICI? A fronte di tutto ciò,
chi si traveste da oppositore resta totalmente immobile: Camusso e la direzione
della CGIL restano al guinzaglio del padrone e salutano con gioia al trionfo
elettorale del PD, rinunciando a qualsiasi forma di mobilitazione contro il
Governo; Landini si affida alla Magistratura, la stessa che accusa di
“terrorismo” i compagni NoTav, illudendosi che la legalità possa sostituirsi
alla giustizia sociale; la sinistra riformista, da SEL a Rifondazione, dopo
l’inganno della Lista Tsipras, annuncia già l’alleanza con il PD o i 5 Stelle, tradendo
i lavoratori per l’ennesima volta. La svolta non può essere certo rappresentata
dal Movimento 5 Stelle: nascosti dietro la solita farsa del “né destra né
sinistra”, propongono un programma sociale compatibile al sistema del profitto
oligarchico, invocando licenziamenti di massa, fomentando il razzismo e
contribuendo a dividere il fronte degli sfruttati.
L’ALTERNATIVA - Il Partito Comunista dei Lavoratori si
appella più che mai a tutte le sinistre politiche e sindacali perché facciano
fronte comune in una seria azione di massa contro il padronato e contro il
Governo Renzi, per costruire il fronte anti-capitalistico del lavoro. Il
capitalismo ha fallito. Chiunque lo governa distribuisce miseria e sacrifici tra
la gente, a vantaggio di una piccola minoranza di sfruttatori. Solo un governo
dei lavoratori può liberare la società dalla dittatura dei capitalisti, in
Italia e in Europa.
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Partito Comunista dei Lavoratori - Napoli
Sezione "Rosa Luxemburg"