Dalla notte del 24
gennaio i lavoratori della Tiberina, azienda che fa parte dell’indotto della
Fiat dove si produce la Panda, hanno dichiarato lo sciopero ad oltranza e
l’assemblea permanente occupando il loro stabilimento e fermando la produzione.
I lavoratori della
Tiberina protestano contro l’avvio della procedura di mobilità per 50 dei 100
addetti che rappresenta nei fatti una vera e propria procedura di
licenziamento.
I lavoratori della
Tiberina non si devono lasciar convincere dalle chiacchiere dei servi sciocchi
dei padroni e devono continuare con l’occupazione fino al ritiro di tutti i
licenziamenti.
E’ necessario
estendere ed unificare il fronte delle lotte sia dentro che fuori la fabbrica
dando il massimo appoggio ai lavoratori dell’indotto che sono in occupazione,
contro il piano Marchionne che ha aperto la strada alla cancellazione del CCNL,
del diritto di sciopero, dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Contro la politica di
lacrime e sangue a cui si vuole costringere la classe operaia è necessario
aprire una nuova stagione di lotte, che metta al centro delle rivendicazioni la
tutela del posto di lavoro e la riconquista dei diritti del lavoro, che in
questi ultimi anni purtroppo si sono persi grazie anche ai sindacati
collaborazionisti, che hanno tradito gli interessi dei lavoratori ponendosi al
servizio della Confindustria e della Fiat.
CONTINUARE L’OCCUPAZIONE FINO AL RITIRO DEI LICENZIAMENTI!
NESSUN COMPROMESSO E’ POSSIBILE SULLA PELLE DEI LAVORATORI!
Per un governo dei lavoratori, che dia certezze di diritto e di
dignità per la classe operaia, abbandona le illusioni. unisciti alla lotta!
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Partito Comunista dei Lavoratori - Napoli
Sezione "Rosa Luxemburg"