“Ognuno secondo
le sue capacità; a ognuno secondo i suoi bisogni”
(Karl Marx)
La
verità dei lavoratori
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La borghesia detta al Parlamento la nuova legge sul
mercato del lavoro.
Il Jobs Act di Matteo Renzi risponde alla richiesta
della Confindustria di avere mano libera nel licenziamento dei lavoratori.
La proposta di legge si muove nel percorso
tracciato dal giuslavorista Pietro Ichino.
Il contratto d’inserimento a “tutele crescenti” di
Matteo Renzi non è niente altro che la cancellazione dell’art. 18 dello Statuto
dei lavoratori e la definitiva eliminazione del Contratto Collettivo Nazionale
di Lavoro.
Altre leggi avevano già introdotto una miriade di
tipologie contrattuali, per mettere in ginocchio la classe operaia di fronte al
dominio del Capitale, ma tutto questo per la borghesia non basta, bisogna
evitare che ci siano lavoratori per i quali esista una pur minima tutela dal
licenziamento e che reclamino un qualsiasi Contratto Collettivo di Lavoro.
La proposta di Renzi cancella non solo l’art. 18 ma
anche la Cassa Integrazione e la sostituisce con un sussidio ricattatorio
legato all’accettazione di un qualsiasi tipo lavoro venga offerto, quale che
esso sia, anche senza tutele e con un salario da fame o in una regione
impossibile da raggiungere.
I nuovi assunti, così come prevede la proposta
renziana, si troveranno per tre anni senza nessun diritto ed alla fine del terzo anno invece di realizzare un
miglioramento normativo ed economico, si troveranno molto probabilmente
licenziati, in quanto al padrone sarà più comodo assumerne altri alle stesse
condizioni di quelli che prima ha espulso dall’azienda.
Già questo poteva abbondantemente bastare per far
contenta la Confindustria, ma Renzi è andato oltre, la proposta prevede infatti
ulteriori sgravi fiscali per le aziende, sgravi che si vanno ad aggiungere ai
tanti già realizzati con i vari governi borghesi che negli ultimi anni si sono
succeduti alla guida del paese.
Tutto questo con il bene placido dei sindacati
confederali, da sempre zerbini del padronato.
I vertici della Fiom si preparano a dialogare con
Renzi, secondo i dettami che impone la Cgil ed anche di distinguo per evitare
contestazioni da parte della sua base.
La battaglia all’interno della CGIL della piccola
ma combattiva minoranza che si ritrova a sostenere il documento di opposizione
alla Camusso “Il Sindacato è un’altra cosa” diventa fondamentale per invertire
una rotta che sta sempre più portando la classe lavoratrice in un inferno dal
quale sarà difficile uscire.
Un cambiamento nella direzione politica e sindacale
del movimento operaio è oltremodo necessario per evitare una definitiva
sconfitta.
Il PCL – Napoli invita tutti i lavoratori, i
disoccupati, gli studenti, i precari ad organizzarsi per contrastare le
politiche antioperaie e reazionarie dei vari Renzi, Letta, Alfano, Berlusconi,
Grillo e Confindustria, per aprire una nuova stagione di lotta, per un governo
dei lavoratori che faccia pagare la crisi ai padroni.
Questo bollettino è stato scritto e stampato da altri ferrovieri come te: non gettarlo via una volta letto. Lascialo dove lo hai trovato oppure dove qualche altro compagno di lavoro possa leggerlo. E' uno dei pochi esempi di voce libera e autofinanziata nel mondo del lavoro.
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Echi dai posti di lavoro…
Ticket...la
beffa prosegue
Il giorno 10/12/2013 sono usciti due comunicati di
Trenitalia. Uno di questi, composto da 6 righe, annunciava l'intenzione di
"sanare il pregresso" e di "regolarizzare le rimanenti
criticità". I sindacati firmatari escono poi con un comunicato unitario di
una intera pagina in cui parlano di positive intenzioni aziendali; intenzioni
che dal comunicato non traspaiono. Ad oggi, su una media di 90 tiket circa per
lavoratore spettanti, ne sono stati consegnati solamente una trentina, di cui
non si conosce la effettiva maturazione. Intanto, sui diari di bordo, i
conteggi continuano ad essere irregolari. Sarà forse arrivato il momento di mobilitarsi?
Regolarizzazione
competenze
Il giorno 10/12/2013 è uscito un secondo comunicato di
Trenitalia; questo di appena 3 righi.
Confermava "di aver dato disposizione alla regolarizzazione delle
spettanze relative alla condotta continuativa già trattenuta". Condotta
indebitamente trattenuta nel mese di Agosto. Il comunicato dei sindacati
unitari parla anche qui di positive intenzioni aziendali, ancora non
riscontrate. Ad oggi non è stata sanata nessuna spettanza. La domanda è: perchè
il verbale di incontro del 10/12/2013 tra OO.SS. e Trenitalia, con le relative
firme, non è stato mai pubblicato? Forse perchè i contenuti non sono positivi
per i lavoratori?
Esclusioni
assi Ale 724
La "DPC Mezzi leggeri elettrici e diesel"
dice che nel caso su una linea sia possibile utilizzare le sigle complementari
(sulla Pozzuoli-Gianturco ora si può), con frenatura elettrica esclusa ed un'
asse escluso, bisogna inserire nei dati dell'apparecchiatura SCMT la sigla
(*60A/G45%). Una volta partiti ed arrivati alla seconda boa di terra, la spia
SCMT continuerà ad essere spenta. A quel punto dovranno prendersi i
provvedimenti del caso. Praticamente non è possibile uscire dall'IMC in quelle
condizioni. Visto che dai quadri aziendali
il personale non rivece risposte certe, l'unica soluzione è prestare
maggiore attenzione alle proprie competenze e pretendere, facendosi aiutare
anche dai delegati sindacali più attivi, le giornate di formzaione annuali
spettanti dal contratto di lavoro.
Esternalizzazione
manovra IMC Na C.fl.
E' uscita una CO che dà la possibilità ai manovratori
di poter diventare CT. Sarà veramente un cambiamento professionale positivo
viste le intenzioni aziendali di deprofessionalizzare la figura del Capotreno?
La cosa negativa certa è che i posti dei colleghi manovratori verranno presi da
lavoratori di ditte appaltatrici. Lavoratori che verranno sottopagati e che
saranno costretti a convivere con le regole spietate della concorrenza. Bisogna
organizzarsi dal basso e bloccare questo processo. La concorrenza fra
lavoratori fa bene solo ai padroni!
Gare
trasporto regionale
Il giorno 18/12/2013 Sergio Vetrella, coordinatore
della Commissione trasporti della Conferenza delle Regioni, ha sollecitato le
Regioni a partire con le gare, ed ha dichiarato che "nel giro di un anno
non solo saranno terminate, ma inizieranno gli affidamenti". Lo stesso
giorno il ministro per gli Affari
Regionali, Graziano Delrio, ha dichiarato che "le Regioni chiedono inoltre
che il Governo fornisca sufficienti garanzie all'atto delle gare in ordine al
ricorso degli ammortizzatori sociali per chi perdesse il posto di lavoro
e che il processo di liberalizzazione si realizzi anche per Trenitalia".
E' gia tutto scritto. La concorrenza, quella vera e spietata, è pronta anche
per Trenitalia. D'altronde il CCNL AF scadrà a fine anno. Bisogna prepararsi a
bloccare con tutte le forze questi reazionari progetti governativi!
Muore
operaio
Il 14 gennaio i ferrovieri toscani sono
scesi in sciopero due ore dopo che un manovratore di Fs - Fabrizio Fabbri, 34 anni, di Vicchio - è morto a
Firenze dopo essere stato investito da un treno alla stazione centrale di Santa
Maria Novella a Firenze. Le cause tecniche dovranno essere accertate. Di sicuro
c'è che l'operaio stava svolgendo le operazioni di manovra da solo. Lo
ha appurato la ricostruzione di PolFer. Di sicuro i continui tagli all'organico
espongono sempre di più i lavoratori delle ferrovie al rischio di infortuni,
spesso mortali. Le finte parole di dolore
dei rappresentanti delle istituzioni non ingannino. I morti, nella società
capitalista, sono in un algoritmo e contemplati nei bilanci societari.
Se vuoi collaborare a questo bollettino scrivici ai
seguenti riferimenti:
(Facebook) Pcl
Napoli.
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Partito Comunista dei Lavoratori - Napoli
Sezione "Rosa Luxemburg"