[Comunicato Stampa]
La voce dei
rivoluzionari sbarca a Castellammare di Stabia
L'assemblea tenutasi Martedì 19 Febbraio a Castellammare di Stabia (Na),
presso il Palazzetto del Mare, ha visto una buona partecipazione ed una
profonda discussione riguardante le problematiche che affliggono il mondo del
lavoro. Il fallimento storico del sistema capitalistico dimostra come la
drammaticità della crisi economica scarica i suoi costi sociali sulle spalle
delle fasce più deboli della società: su lavoratori, precari, disoccupati
cassaintegrati e studenti. Tutto a vantaggio degli interessi delle grandi
banche e delle grandi industrie; interessi che vengono raccolti e sostenuti da
tutti i partiti presenti a queste elezioni: dal centrodestra rappresentato
dalle aree liberali e reazionarie di Monti e Berlusconi che in questi ultimi
anni hanno affossato i diritti ed i salari della classe lavoratrice, con la
complicità di un centrosinistra, rappresentato da forze filo confindustriali e
bancarie del partito di Bersani, al quale un Nichi Vendola si subordina per
ottenere ministeri e sottosegretariati, sottoscrivendo il patto di governo col
Pd che assicura una stagione di nuovi massacri sociali con finanziarie
anti-operaie, attraverso il fiscal compact, di 50 miliardi annui; alla sinistra
cosiddetta radicale rappresentata da Ingroia che civilmente promette e difende
la detassazione dei profitti delle imprese, per finire col comico milionario
Grillo che annuncia la proposta più reazionaria che esista sul panorama
politico, ossia l'abolizione del sindacato in quanto tale, non come critica
alle burocrazie sindacali, ma attraverso la trasformazione dei lavoratori in
singoli azionisti del capitale d'impresa che dipendano dalle logiche perverse
dei mercati. Contro tutti i partiti del capitale, va costruito un vero
programma di lotte sociali che rivendichino una radicalità pari a quella che da
anni stanno esercitando i padroni, attraverso i governi di centrodestra e
centrosinistra; essi portano avanti un programma dove si colpiscono: salari, posti di lavoro, diritti, pensioni, sanità, trasporti, ambiente. Il Partito
Comunista dei Lavoratori invece rivendica la difesa dei diritti, dei salari e dei posti di lavoro attraverso il
blocco dei licenziamenti (siano i lavoratori a licenziare i padroni), la
cancellazione di tutte le leggi contro la precarietà (pacchetto Treu e legge
30), la ripartizione fra tutti del lavoro
esistente attraverso la riduzione progressiva dell'orario di lavoro a parità di
paga ( 30 o 32 ore settimanali), la nazionalizzazione senza
indennizzo e sotto controllo operaio delle aziende che licenziano, che inquinano,
che colpiscono i diritti sindacali; ed infine la difesa di pensioni,
sanità, trasporti e ambiente. Per questo motivo la necessità della presenza
alle prossime elezioni politiche di un partito schierato incondizionatamente
dalla parte delle ragioni del
lavoro, come il Partito Comunista dei Lavoratori, risulta importante nella
indicazione di una vera alternativa di classe che passi per una ribellione
sociale contro le leggi del profitto e delle rendite che si appropriano di
tutte le ricchezze prodotte dall'intera società ed alla fine le spartiscono ad
una infima minoranza che sguazza nel lusso più assoluto. Solo la costruzione di
un fronte unico fra tutte le vertenze in crisi come Fiat, Ilva, Alcoa,
Fincantieri potrà creare un argine contro le logiche dominanti della classe
padronale. Solo un Governo dei Lavoratori può realmente rappresentarle!
Perche solo la Rivoluzione, quella socialista ed incivile contro gli
sfruttatori, può cambiare le cose!
Ufficio Stampa Pcl Campania
Gerardo Testa
Ufficio Stampa Pcl Campania
Gerardo Testa
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Partito Comunista dei Lavoratori - Napoli
Sezione "Rosa Luxemburg"