Governo
e sindacati continuano ad ingannare i lavoratori Fincantieri!
L’incontro tenutosi il 27 Luglio a Roma fra parti istituzionali (Governo,
Regione Campania, Provincia di Napoli e Comune di Cmare di Stabia), azienda e
sindacati (Cisl,Ugl,Uil, Fiom-CGIL) ha costituito nient’altro che l’ennesima
riproposizione degli inganni che da anni questi rappresentanti della borghesia
stanno perpetuando ai danni di tutti i
lavoratori Fincantieri ed Indotto.
Le aspettative pre-incontro erano altissime: si parlava di
commesse riguardanti 2 navi della “Viking”, 20 piccole navi per la
crocieristica fluviale, 10 cassoni per il recupero della Costa Concordia ed
infine il fantomatico piano di realizzazione del “bacino di carenaggio” che, a
quasi un anno dalla sua stipulazione, rimane pressoché lettera morta.
A spegnere queste false illusioni, generate dai mezzi della
dis-informazione borghese, è stata la stessa dirigenza Fincantieri, che ha
ribadito bene il concetto: nuove
navi da costruire non ci sono! Per questo motivo i rappresentanti istituzionali, con la
complicità di tutte le burocrazie sindacali, continuano a nascondere ai
lavoratori la verità sul destino dello stabilimento, continuando il proseguo in
futuri tavoli istituzionali (il prossimo a Settembre) nella speranza di poter
scongiurare ogni possibile tentativo di protesta da parte degli operai.
Questi ultimi
sembrano oramai stufi di essere presi in giro sia dalle forze politiche di
centrodestra e centrosinistra, incapaci (come è ovvio che sia) di risolvere le
gigantesche ricadute sul mondo del lavoro della crisi economica del
capitalismo, sia dalle rappresentanze sindacali, le quali continuano a
dichiarare, in maniera vile ed opportunistica, di intravedere in questi tavoli
prospettive di miglioramento per i lavoratori (quando poi puntualmente ogni
incontro si risolve con un nulla di fatto).
Il piano di
realizzazione del bacino è un’altra favola che si vorrebbe propinare ai
lavoratori, facendo credere che la Regione Campania stanzierà dai 140 ai 360 milioni di euro, a seconda dei
progetti, quando poi la stessa Regione detiene un debito pubblico intorno ai 15
miliardi di euro nei confronti dei grandi istituti di credito bancario.
Per screditare
la credibilità dei falsi rappresentanti della classe operaia basta ricordare
l’accordo del Dicembre 2011, quando i sindacati firmatari Cisl,Uil,Ugl e Failms
brindavano al rinnovo della cassa integrazione, in scadenza nel 2013 fra
l’altro, autoproclamandosi “salvatori”
del cantiere! Poi la verità venne a galla attraverso 1.243 esuberi fra Sestri e
Castellammare, la prospettiva imminente della fine della cassa integrazione, la
mobilità (oramai non più garantita con la riforma Fornero) e, per finire, lo
spettro della disoccupazione.
Grave, inoltre,
è anche la posizione assunta dalla dirigenza Fiom, offesa quando viene esclusa
dai tavoli della contrattazione, incapace quando viene invitata a sedersi con
le controparti di far valere la difesa delle condizioni oggettive dei
lavoratori, con forme di lotta adeguate come gli scioperi, le assemblee, fino
alle occupazioni.
Per questa
ragione è importante oggi la costruzione di
un fronte unico di lotta con tutti quei lavoratori oramai disillusi
dalle false promesse elargite dalle burocrazie politiche e sindacali.
Il Partito
Comunista dei Lavoratori impegna tutte le proprie energie in questa direzione,
smascherando i nemici della classe lavoratrice e costruendo insieme ad essa una
nuova prospettiva di cambiamento che passi attraverso il rovesciamento del
capitalismo e l’instaurazione del Governo dei Lavoratori!