Sciopero Fincantieri ed Indotto (Castellammare di Stabia):
Un
primo passo verso la radicalizzazione della lotta!
Questa mattina, sotto un sole torrido, centinaia di
lavoratori Fincantieri ed Indotto hanno manifestato il proprio malcontento
presidiando in blocco la statale SS 145 che collega Castellammare di Stabia
(Na) con la penisola sorrentina.
Dialogando con gli stessi operai, ci si rendeva conto dell’aria
che tirava: nessun futuro di ripresa lavorativa, la scadenza della cassa
integrazione, la presa in giro del Protocollo d’Intesa (firmato da
Governo,Regione,Comune ed azienda) ed in ultimo la rabbia verso le politiche
distruttive che hanno messo in ginocchio l’intero settore della cantieristica, portate
avanti sia dai partiti di centrosinistra (Pd,Idv,Rc,Sel) sia da quelli di
centrodestra (Pdl,Fli,Udc).
I lavoratori l’ hanno fatto ben capire: il blocco di quest’oggi
altro non è stato che il primo passo verso un percorso di nuove lotte per il
lavoro!
Per questo motivo il Partito Comunista dei Lavoratori, schierandosi
incondizionatamente dalla parte dei
lavoratori, seguirà costantemente questo
percorso di lotta in tutti i suoi momenti, portando al centro del dibattito la
necessità di un programma rivoluzionario capace realmente di sconfiggere le
classi dominanti e costruire un’alternativa
di società, nella quale i lavoratori possono decidere le sorti del proprio
destino e della propria classe sociale.
O mi sembrate solo voi i salvatori della classe operaia.
RispondiElimina2400 iscritti in tutta Italia, 50 a Napoli e provincia, forse parafrasando una frase celebre 'c'è un problena Huston'.
Saluti comunisti
A ripiglaitevi!
Lasciamo questo commento offensivo come dimostrazione dell'ignoranza che è insita a certi paladini della provocazione che come sempre si nascondono dietro l'anonimato.
RispondiEliminaA parte l'invenzione di questi numeri, l'autore non commenta né il contenuto politico,né il programma e nemmeno la prospettiva che il Partito Comunista dei Lavoratori porta fra le masse lavoratrici con tutti i suoi sforzi e i suoi limiti di piccola struttura rivoluzionaria.
Per favore, noi accettiamo sempre il dibattito vero, serio ed onesto su ogni contenuto politico ma le calunnie le lasciamo ai miseri provocatori, molto spesso agenti degli stessi nemici della classe lavoratrice.