venerdì 25 aprile 2014

L’accordo per gli ex-LSU va respinto al mittente! Riprendere le occupazioni, riprendere la lotta!

L’accordo per gli ex-LSU va respinto al mittente!
Riprendere le occupazioni, riprendere la lotta!

L’accordo siglato il 28 marzo fra governo e burocrazie sindacali CGIL, CISL e UIL rappresenta un ulteriore attacco alle condizioni della classe lavoratrice, vanificando il pur minimo risultato ottenuto con la proroga di un mese dei licenziamenti e del taglio del 50% del salario in attesa però di una soluzione definitiva.
L’intesa è in perfetta sintonia con la politica del governo Renzi che mediante l’imminente “Jobs Act” si appresta a far piazza pulita di ogni minima tutela sottoponendo i lavoratori ad un regime ricattatorio permanente. La “flessibilità” è il totem usato per rendere la forza lavoro stabilmente precaria!
L’accordo per gli appalti di pulizia nelle scuole, nemmeno sottoposto all’approvazione dei lavoratori, individua ben 700 lavoratori in esubero per i quali si prospettano procedure di licenziamento collettivo finalizzate esclusivamente all’accompagnamento a pensione per il personale in possesso dei requisiti. Queste sarebbero le “prospettive occupazionali”? Come saranno “accompagnati” alla pensione questi lavoratori? Verranno indennizzati? Da chi e come? L’accordo non lo dice, ma su un punto è chiaro: saranno licenziati collettivamente!
Inoltre l’accordo prevede l’uso della cassa integrazione in deroga e, forse, a rotazione (la copertura della cig è però garantita solo dal 1 aprile al 30 giugno, e poi?). Si prospetta tra l’altro un’intensificazione dello sfruttamento mediante un accumulo di ulteriori attività da espletare in aggiunta a quelle attuali. I lavoratori addetti alle pulizie saranno utilizzati anche come muratori, imbianchini, falegnami, facchini, elettricisti, carpentieri, giardinieri, ecc. Come sempre in questi casi, i soli a guadagnarci saranno coloro che gestiranno i corsi di formazione previsti, dirigenti sindacali compresi, visto che l’accordo parla del loro fattivo concorso alla definizione dei contenuti e delle modalità dei corsi stessi.
Ai lavoratori non resta che una strada: riprendere la lotta con cui in febbraio avevano dato prova della loro combattività e determinazione occupando per diversi giorni e notti gli istituti scolastici di Napoli e provincia.
Basta delegare ai sindacati la rappresentanza in trattative farsa, capaci soltanto di peggiorare le condizioni di lavoro! I lavoratori devono recuperare la fiducia nella propria forza, fiducia inevitabilmente compromessa da decenni di tradimenti delle burocrazie sindacali e della sinistra riformista.
Come Partito Comunista dei Lavoratori non solo esprimiamo la nostra piena e incondizionata solidarietà i lavoratori LSU ma sosteniamo vivamente forme di lotta radicali e rivendichiamo:

-       La cancellazione immediata dell’accordo del 28 marzo!

-       La ripartizione, fra tutti gli LSU delle scuole coinvolte, del lavoro esistente, quindi con una riduzione progressiva dell’orario di lavoro, ma a parità di salario!

                                Partito Comunista dei Lavoratori- 
                           Sez. Rosa Luxemburg Napoli