martedì 11 marzo 2014

IL GOVERNO SECONDO MATTEO UN POPULISTA RAMPANTE AL SERVIZIO DEI CAPITALISTi

“Ognuno secondo le sue capacità; a ognuno secondo i suoi bisogni” 
(Karl Marx)

La verità dei lavoratori 



Bollettino Partito Comunista dei Lavoratori Napoli dei ferrovieri campani n°3 - 11 marzo 2014





Il governo Renzi è solo la maschera giovane della vecchia politica confindustriale.
Di “nuovo” c'è l'ambizione smisurata di chi lo guida: un sindaco rampante che ha scalato prima il partito e poi il governo, per mettersi al servizio del padronato contro i lavoratori. L'unico “sogno” di Renzi è porsi al comando di una Terza Repubblica che concentri nelle sue mani un maggiore potere; e che al tempo stesso garantisca stabilità, efficienza, rapidità d' esecuzione alle politiche di rapina dei capitalisti.
Il programma annunciato alle Camere parla chiaro. Ai padroni si promettono in varie forme 100 miliardi, tra cuneo fiscale, fondi di garanzia, pagamento debiti, cui si aggiungono 12 miliardi di nuove privatizzazioni e un'ulteriore riduzione di regole e controlli. Una vera manna dal cielo! Persino Confindustria non crede ai suoi occhi, e per questo chiede a Renzi di passare subito ai fatti. Ma il conto chi lo paga?
Lo paga il lavoro, attraverso l'annunciata liberalizzazione dei licenziamenti per i nuovi assunti. Lo pagano servizi e prestazioni sociali, sotto la scure annunciata di un taglio di 32 miliardi di spesa pubblica (spending review) e della mannaia del “fiscal compact” dal 2015 (50 miliardi di tagli all'anno per...20 anni). Eventuali concessioni sull'Irpef servono solo a mascherare la rapina. Mentre la sbandierata “centralità della scuola” esordisce con una ministra montiana all'Istruzione che vuole tagliare gli scatti d'anzianità a lavoratori privi di contratto dal 2006.
Lavoratori e lavoratrici, occhio alla truffa! La recita di Renzi come “uomo del popolo” “estraneo al Palazzo” è solo la finzione di un prestigiatore che vuole farvi digerire nuovi pesanti sacrifici sociali e ottenere per di più il vostro voto.
L'alternativa non è il comico milionario Beppe Grillo, il concorrente di Renzi sul terreno della truffa, che grida come lui “contro i politici” ma sostiene i padroni Electrolux contro gli operai; che straparla di democrazia ma vuole una Repubblica plebiscitaria web sotto il comando suo e di Casaleggio.
L'alternativa la possono costruire solo i lavoratori: unendo le proprie forze attorno a un proprio programma generale di lotta, frontalmente contrapposto al governo Renzi e al dise-gno reazionario della Terza Repubblica; che punti a spazzare via le classi dominanti, i loro politici, i loro saltimbanchi di contorno, per imporre un governo dei lavoratori e una Repubblica dei lavoratori, basata sulla loro organizzazione e la loro forza.
Non vi sono altre vie. Alla CGIL diciamo che non si può collaborare con un governo anti-operaio guidato da un guitto. Alle sinistre di Vendola e Landini che fino a ieri hanno corteggiato Renzi, per esserne scaricate o umiliate, diciamo una cosa sola: la vostra politica non solo è fallita ma ha combinato disastri.
Il PCL, l'unico partito che non ha mai tradito la classe lavoratrice, si batte e si batterà sino in fondo, in ogni lotta, per questa alternativa rivoluzionaria. L'unica possibile soluzione.


Questo bollettino è stato scritto e stampato da altri ferrovieri come te: non gettarlo via una volta letto. Lascialo dove lo hai trovato oppure dove qualche altro compagno di lavoro possa leggerlo. E' uno dei pochi esempi di voce libera e autofinanziata nel mondo del lavoro.


Echi dai posti di lavoro…



14 marzo 2014: SCIOPERO!
Aumento dell’età pensionabile fino alla assurda età di 67 anni causata dalla Legge Fornero; semplificazioni di norme e regolamenti su ordini di ANSF da parte di Trenitalia ed RFI tese a favorire meccanismi utili all’abbattimento dei costi di gestione del personale che hanno l’unico scopo di abbattere il costo del lavoro per le future imprese private che verranno, a discapito della sicurezza; la mancata riassunzione dei ferrovieri, licenziati per aver denunciato le carenze in termini di sicurezza da parte di FSI; il mancato riconoscimento delle spettanze contrattuali ai propri dipendenti (ticket, condotta, refezione) per presentare bilanci economici positivi che rendano appetibili i BOND che la società sta emettendo da mesi; il non intervento del Ministero dell’Economia (unico azionista di FSI spa) sull’emissione di BOND che sono il preludio alla messa sul mercato di pezzi pregiati del Gruppo FSI; la omicida gestione del personale col sistema IVU, che sta stravolgendo la vita di macchinisti e capitreno.
Sono queste le ragioni che hanno spinto i sindacati di base USB, OrSA, CAT ed il Coordinamento RSU/RLS a dichiarare la prima azione di sciopero di 8 ore per il giorno 14 marzo. E’ vero che lo sciopero, a causa della antidemocratica legge 146/90, è stato spogliato di buona parte della sua efficacia, ma è ancora un’arma importante che i lavoratori devono usare per rivendicare i loro diritti, costantemente calpestati e violati da parte di Governi e padroni. Sono solo 8h, ma è l’inizio di una vertenza che porterà sicuramente ad una seconda proclamazione di 24h e che dovrà proseguire fino a quando il Governo, ANSF, FSI non retrocederanno dalle loro posizioni.
Ma da solo lo sciopero non basta! E’ giunto il momento di iniziare un'azione di contrasto giornaliera e costante; un’azione di non collaborazione che faccia capire a chi comanda che se i lavoratori prendono coscienza della loro forza, si uniscono e si organizzano, non può esserci legge antisciopero che tenga (vedi autoferrotranvieri); non possono esserci sanzioni o minacce che tengano.

Coordinamento RSU/RLS: SCIOPERO!
Il 13 febbraio scorso si è svolta a Firenze l’Assemblea Nazionale Capitreno indetta dal Coordinamento RSU/RLS. L’assemblea ha affrontato una tematica importantissima: la de-professionalizzazione della figura del CT attraverso l’emanazione da parte di Trenitalia (su direttiva ANSF ed RFI) delle DEIF 41.2 e 42.2. L’assemblea si è conclusa con la decisione di attivare le procedure di raffreddamento.
Il 15 febbraio si è svolto a Bologna un incontro tra ferrovieri sul tema della sicurezza. E’ un dato di fatto che da quando è iniziato il processo di privatizzazione delle FS, sono aumentati esponenzialmente gli infortuni mortali e non, soprattutto tra i lavoratori che operano in mezzo ai binari come manutentori, manovratori ecc… Ma anche tra macchinisti e capitreno non si scherza; i deragliamenti, gli incidenti frontali con altri treni o con veicoli fermi tra i PL, le cadute dai locomotori o nei fasci vetture e depositi, sono aumentati notevolmente. Occorre quindi sollecitare tutti quei sindacati, associazioni, etc. che dichiarano sensibilità su questa materia ad essere parti attive in iniziative come quella di Firenze e Bologna comunicando ai delegati sindacali ed ai RLS tutte le situazioni di potenziale rischio.
Il 3 marzo si è svolta a Firenze un'assemblea congiunta tra i promotori delle due assemblee precedenti. L’assemblea ha ripreso i temi già affrontati in entrambe e ha deciso di proclamare la prima azione di sciopero di 8 ore insieme a OrSA, USB e CAT per il  14 marzo.
Risulta fondamentale la partecipazione a questo sciopero, ma risulta ancor più importante la partecipazione attiva di ogni singolo lavoratore alle assemblee ed ai coordinamenti autoconvocati dai lavoratori, per favorire l’autorganizzazione democratica e la possibile creazione di comitati di lotta, comitati di sciopero, consigli in grado di costituire un potere alternativo alle burocrazie sindacali nelle fasi di inasprimento della lotta.

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