[DEMA - INDOTTO ALENIA]
BASTA CON LE PROVOCAZIONI
RESPINGIAMOLE CON L’UNITA’ DI LOTTA
(Volantino distribuito fuori i cancelli della DEMA)
Alla DEMA continuano le vessazioni da parte dei dirigenti aziendali. La repressione è un problema che oggi ha tutta la classe operaia in lotta contro chi le vuole far pagare la crisi!
Ciò nonostante, durante la lotta vincente del 15 e 16 maggio, la partecipazione dei lavoratori è rimasta compatta anche di fronte ai continui atteggiamenti provocatori e aggressivi della dirigenza nei confronti di delegati, di organizzazioni sindacali e degli operai in sciopero.
I lavoratori della Dema non dimentichino che i problemi aperti sono ancora tanti. A cominciare dal salario che non viene percepito, come da contratto nazionale, in unica soluzione. C’è ancora da discutere il mancato versamento dei fondi Cometa ed Inps, nonché delle quote sindacali. Inoltre fino a qualche mese fa si paventava anche la possibilità di regalare 10 giorni tra ferie e permessi retribuiti. Proposta, quest’ultima, respinta sul nascere dalle strutture sindacali.
I padroni hanno deciso che le lotte devono finire: licenziamenti, cariche della polizia agli scioperanti, straordinari forzati, operai che non possono allontanarsi dalle catene di montaggio neanche in caso di infortuni e di bisogni fisiologici. Fiat Pomigliano, Irisbus, Termini Imerese, Indesit, Fincantieri sono solo alcuni esempi di fabbriche chiuse o a rischio di chiusura.
SPETTA AGLI OPERAI DECIDERE DEI TEMPI, DEI RITMI E DELLE PAUSE DI LAVORO.
Al tentativo da parte dei padroni di dividere ed affamare i lavoratori, bisogna rispondere con la compattezza e la fermezza della lotta duratura. In DEMA, come in ogni fabbrica, i lavoratori che hanno il coraggio di alzare la testa e ribellarsi alle ingiustizie devono essere un esempio di coraggio e di abnegazione.
Il Partito Comunista dei Lavoratori rivendica condizioni di vita e di lavoro dignitose per tutti i lavoratori ed è pronto a supportare la lotta per la conquista dei propri diritti.