giovedì 28 giugno 2012

Ripartiamo dal Sud - Rivoltiamo il paese

Ripartiamo dal Sud - Rivoltiamo il paese 

Appello

La politica economica e sociale del governo Monti e i diversificati effetti del corso della crisi economica stanno fortemente penalizzando le condizioni di vita e di lavoro nell’area metropolitana di Napoli e di tutto il meridione d’Italia. 

Nei nostri territori – ancora più che altrove - gli effetti antisociali di queste politiche sono evidenti attraverso la cancellazione di migliaia di posti di lavoro, il dilagare della precarietà e della disoccupazione, l’ulteriore ridimensionamento del già limitato sistema dei servizi sociali mentre, nel contempo, non si fermano i processi di devastazione ambientale e di militarizzazione dei territori. La contro-riforma Fornero agirà col bisturi su un mercato del lavoro che è già in gran parte informale e al nero.

In questa situazione l’uso di spa come Equitalia per il recupero dei crediti pubblici si è accompagnato a dispositivi feroci, autoritari e usurai nei confronti delle fasce deboli della popolazione sempre più indebitate nella crisi. Equitalia si è rivelata uno strumento autenticamente antipopolare, una specie di leva fiscale al contrario il cui unico obiettivo è quello di fare cassa con tassi di interesse allucinanti anche contro lavoratori dipendenti, piccoli lavoratori autonomi, precari, pensionati mentre viene remunerata la speculazione finanziaria e non vengono toccate le rendite, i veri evasori, i grandi patrimoni!
Tale dimensione sociale è la condizione quotidiana e concreta in cui sono costrette decine di migliaia di famiglie le quali pagano i pesanti costi del cosiddetto debito privato. Da questo punto di vista rivendichiamo le caratteristiche pubbliche, di massa e conflittuali delle iniziative di lotta contro Equitalia e il merito di aver collocato, nell’agenda politica del paese, sfidando mistificazioni e criminalizzazione, questa vicenda sociale.
Riprendiamo e generalizziamo il conflitto
Il territorio meridionale è tutt’altro che pacificato.
Mobilitazioni, lotte ed una infinità di vertenze politiche, sociali e sindacali attraversano, quotidianamente, le nostre città reclamando reddito, diritti e dignità ed impattando con forme di governance blindate e repressive.
Proponiamo una Manifestazione il prossimo 30 Giugno a Napoli per sperimentare ancora una pratica di connessione e di socializzazione delle lotte e dei conflitti dai posti di lavoro, ai territori all’intera società.
Dopo le annunciate mobilitazioni contro la manomissione dell’Articolo 18 e l’ennesima deregolamentazione del mercato del lavoro che si svolgeranno a Roma a ridosso del Parlamento la Manifestazione di Napoli – con la partecipazione di delegazioni dal Sud e da altre città – può rappresentare un segnale, in questa difficile congiuntura politica, per dare voce e forza ad ampi strati di popolazione colpiti dalla crisi e per mantenere aperto uno spazio autonomo ed indipendente di movimento, di lotta e di auto-organizzazione conflittuale e di massa.
  • Contro il Governo Monti
  • Contro la Riforma Fornero: pretendiamo nuovi diritti e non nuova precarietà
  • Per la chiusura di Equitalia, la dismissione dei metodi da usura e una sanatoria del debito per le fasce deboli della popolazione 


    Manifestazione 30 Giugno 2012  ore 16.00 - P.za Garibaldi- Napoli

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Partito Comunista dei Lavoratori - Napoli
Sezione "Rosa Luxemburg"